CPM

Vi parliamo adesso dei banner o per la precisione dei Web Banner. Ossia della pubblicità veicolata nel vostro sito tramite appositi script o immagine.

Generalmente infatti i banner utilizzano tecnologia JavaScript, Flash, Java , ShockWave. Visivamente i banner possono essere dei semplici link di testo a immagini o a veri e propri video per catturare l’attenzione di chi visita la pagina.

In questo ambito si parla spesso del termine impression ossia un valore che viene incrementato di una unità ogni qual volta la pagina richiesta dall’utente viene caricata dal Browser.

Il banner web nonostante il nome fa la stessa identica cosa della pubblicità. Ossia informa la clientela della presenza di un prodotto o servizio.

Anche se i banner sono l’essenza del web. Senza di essi i siti web non potrebbero esistere. Molti utenti sono disturbati dalla loro presenza. Per questo motivo oggi esistono nei vari browser dei plugin che sono in grado di bloccare il caricamento di banner pubblicitari. Anche se ultimamente si va verso un ripensamento di questa politica. Ossia bloccando i banner che sono realmente invasivi.

 

Come Monetizzare le proprie visite

CPM

 

 

Esistono molte metodologie con le quali le case che distribuiscono la pubblicità pagano i publisher ossia coloro che pubblicano la pubblicità nei loro siti. Preciso che abbiamo messo unicamente le più importanti in quanto ci sono molte altri tipi di banner minori che fanno la loro comparsa ma poi scompaiono.

 

  • PPC acronimo di Pay per Click . Tradotto riceverete un pagamento ogni qual volta che un utente cliccherà nei vostri banner. Sicuramente l’esempio più lampante sono i keyword advertising ossia gli annunci sponsorizzati presenti nei lati dei motori di ricerca.
  • PPI o acronimo di Pay per Impression. E’ una remunerazione che si concretizza nel pagamento di una cifra ogni qual volta che un annuncio verrà visualizzato. Generalmente il guadagno effettivo viene definito in CPM che è la traduzione del costo di 1000 esposizioni. Ossia quanto riceverete voi ogni 1000 esposizioni di quel banner. In caso di banner rotazionali questo valore è variabile.
  • Pay Per Post come dice un pò il nome stesso è un’attività di promozione che si concretizza nel pagamento di una somma pattuita per articolo. Generalmente un inserzionista che vuole promuovere per esempio un sito web contatta un webmaster o un blogger per scrivere un articolo inerente al prodotto che vuole pubblicizzare. E’ una tecnica che talune volte viene sconsigliata dagli esperti SEO perchè genera popolarità artificiosa.
  • PPA acronimo di Pay per Action il cliente paga il sito per un azione di diversa natura si puo’ andare dall’iscrizione a un form, concorso o acquisto di un prodotto. Molti analisti del mercato web non ritengono però il PPA una strategia di web marketing vincente in quanto si corre il rischio di inondare il proprio sito web di strumenti particolarmente aggressivi che possano allontanare i propri utenti.
  • PPS Pay per Sale si tratta di un modello di web marketing basato esclusivamente sulle vendite effettuate dal proprio sito web. Per ogni vendita conclusa il publisher riceve una commissione.
  • PPL acronimo di Pay per Lead si tratta di una modalità nella quale è previsto il pagamento di valore definito a priori per ogni lead generato dal vostro sito. Dove per lead o sales lead si intende quell’informazione o dato che costituisce un’indicazione utile a generare una vendita.
  • PPV o Pay per Visit è un modello che prevede un costo fisso legato al numero di visite che una certa pagina del vostro sito web ha veicolato. La rivelazione di tali visite avviene tramite Google Analytics.

 

Insieme a questi termini  ce ne sono altri che esprimono il rendimento delle compagnie pubblicitarie.

 

Rendimento compagnie pubblicitarie

 

E ora facciamo un passo successivo esaminiamo quelle che sono le compagnie di affiliazione.