Content Marketing SEO 2018 ancora strategia vincente

L’ottimizzazione dei motori di ricerca e il content marketing condividono un vasto  territorio.

È così vasto che le persone hanno scritto centinaia di articoli su come il content marketing è il nuovo SEO. O su come non c’è SEO senza contenuto.

Entriamo nello specifico e cerchiamo di capire dove si ottengono veramente un vantaggio grazie ai più recenti studi SEO.

È qui che il lato sfuggente del SEO mostra  le migliori pratiche dek content marketing. Le somiglianze fra le due discipline sono tali che ormai si utilizzano le stesse pratiche.

Ecco che cosa indicano gli ultimi studi nel settore

Il contenuto è la migliore tattica SEO.

Nel caso in cui dubitassi di come la SEO e il content marketing si sovrappongono, dice la società Ascend 2 specializzata nel settore dell’ottimizzazione che.

“La creazione di contenuti rilevanti” è stata la tattica SEO più efficace.

La maggior parte del traffico verso i siti Web proviene ancora dalla ricerca.

Un’altra statistica per quelli di voi che dubitano della potenza del SEO e pensano ormai quasi esclusivamente al  social , sappiate che  il 51% di tutto il traffico sul sito web proviene ancora dal traffico di ricerca organico. Come evidenzia lo studio di BrightEdge , “2017: la ricerca organica è ancora il più grande canale”.

Quindi la ricerca vale ancora la pena di essere analizzata : il traffico è ancora lì. Ma come vicepresidente senior del marketing di BrightEdge, Kevin Bobowski afferma: “Produrre grandi contenuti è irrilevante se i consumatori non riescono a trovarlo”. Ossia il SEO tradizionale è ancora uno strumento validissimo.

La concorrenza è agguerrita, ma non in ogni settore.

Se hai letto molto sul content marketing, probabilmente hai sentito il termine “content shock “. È stato coniato da Mark Schaefer per descrivere ciò che è fondamentalmente un’ondata di competizione per l’attenzione del nostro pubblico.

C’è semplicemente più contenuto “là fuori” di quanto non abbia il tempo di consumare.

Questo è un problema fondamentale per i marketer di contenuti perché l’intera ragione per cui il contenuto funziona è a causa dell’attenzione del pubblico. Il contenuto passa attraverso i filtri quando i messaggi pubblicitari non possono.

Ma anche se la concorrenza è reale … non è distribuita uniformemente. In effetti, se ti trovi in ​​un settore di nicchia, potresti trovare la concorrenza dei motori di ricerca abbastanza leggera.

E’ questo il pensiero di  Allen Gannett, CEO di TrackMaven :

“… mentre i marchi dei media e dell’editoria, dell’istruzione superiore e delle industrie dello sport e dell’intrattenimento hanno in media le più alte autorità di dominio, i marchi nei settori immobiliare, finanziario, assicurativo e del benessere soffrono di siti web poco ottimizzati”.

4 SEO non viene utilizzato quanto potrebbe.

Ottimizzazione dei motori di ricerca: una parte fondamentale di ogni presenza di marketing digitale e business moderno, giusto?

Forse no.

Meno di un terzo delle piccole imprese – solo il 28% – fa   ottimizzazione dei motori di ricerca . E solo il 57% dei blogger segnala l’utilizzo di SEO come tattica per indirizzare il traffico verso il loro contenuto.

È un peccato che così tante aziende e siti Web non stiano nemmeno cercando di fare SEO. Ma significa che c’è più di un’opportunità per te.

5.L’intento dell’utente è tutto.

Cosa vuole veramente qualcuno quando scrive “pizza” su Google? È per ordinare una pizza, fare una pizza, capire la storia della pizza?

Questa è la vera domanda

Cerca di intuire l’intenzione dell’utente.

Capire l’intento dell’utente SEO è capire l’intento dell’utente per il marketing dei contenuti

Ad esempio ” persona utente, acquirente persona o “profili cliente”. Sono tre parole simili ma che hanno esigenze diverse e quindi hanno bisogno di contenuti diversi.

Ottimizzare il contenuto significa anche questo.

Può richiedere del tempo intuire le intenzioni degli utenti, ma alla fine sarà una strategia che pagherà. Se i tuoi visitatori sono coinvolti con i tuoi contenuti, probabilmente hai almeno parzialmente capito l’intenzione dell’utente.

Il lavoro dopo è solo riprodurlo. In effetti secondo alcuni dei massimi esperti SEO il content marketing è semplicemente il consegnare all’utente ciò che l’utente vuole. Che altro non è che il soddisfacimento dei loro bisogni.

Eric Enge di Stone Temple Consulting è uno degli esperti che punta a questa miscela di qualità dei contenuti e intento dell’utente come la nuova grande tattica SEO (alla pari con link building).

Crede che uno degli obiettivi primari dell’apprendimento automatico dei motori di ricerca sia:

1. Migliore comprensione dell’intento dell’utente
2. Migliore valutazione della qualità del contenuto

Che illustra con il seguente schema.

 

5 Le piattaforme sociali

L’ascesa di piattaforme sociali basate su immagini come Instagram e Pinterest dovrebbe attirare l’attenzione dei marketer dei contenuti. Vale a dire, dovrebbe spingerci a pensare oltre il semplice contenuto basato sul testo.

BrightEdge ha appreso di recente che le immagini raggiungono effettivamente una percentuale di clic superiore nei risultati di ricerca rispetto alle pagine di testo.

E anche Rand Fishkin è stato  interessato dalla popolarità della ricerca di immagini.

Anche le immagini in movimento funzionano. Ricorda: YouTube è ancora il 2 ^° più grande motore di ricerca .

6. Un terzo delle ricerche non comporta alcun clic.

Dice Rand Fishkin:

“Il 34% delle ricerche non riceve alcun clic. Se analizziamo tutte le query di ricerca (non solo quelle distinte), tali numeri passano a una suddivisione lineare del 60% / 40%. Non sarei sorpreso di scoprire che nel tempo ci avviciniamo sempre più a Google risolvendo metà delle query di ricerca senza un clic. “

Questa non è un’opinione oltretutto ben documentata dai tassi click-through

Quindi cosa sta succedendo? Diversi fattori. Ma l’ascesa dell’uso mobile è sicuramente uno di questi.

Esiste una differenza significativa nel numero di non clic tra dispositivi mobili e desktop:

Quindi … come affrontare questo?

In primis torna ad ottimizzare anche i tag del titolo e i tag meta description. Dovremmo essere tutti ossessionati da questi tanto quanto se fossero pagati con una copia dell’annuncio a pagamento – perché in pratica lo sono.

E pensa seriamente all’intento di ricerca quando scrivi quei titoli e i tag meta description. Devono inchiodare l’attenzione degli utenti se si desidera ottenere quei clic.

Conclusione

Il content marketing non è un gioco per i più pigri. Rimanere aggiornati su ciò che sta iniziando a funzionare, ciò che non funziona più e ciò che funziona ancora, richiede tempo.

Fortunatamente, ci sono tutte queste persone intelligenti là fuori che fanno studi di ricerca. Li condividono anche loro. È uno dei modi migliori per stare al passo con la curva del content marketing.