PAP è l’acronimo di Per Authorization Protocol (PAP) ed è l’ultima di una lunga serie di trovate che hanno il chiaro intento di di blindare il file sharing , sbattento la prota in faccia ai pirati…qualcuno ha mai sentito parlare della baia dei pirati, detta anche thepiratebay.org..ecco loro. Il nuovo protocollo secondo quelle che sono le prime descrizione dello studio di Proactive Contente Poisoning to Prevent Collusive Piracy in P2p, pubblicato su IEE Transaction on Computer e realizzato da due ricercatori dell’UCLA nell’aprile del 2008.
Ma qual’e’ l’anima di questo nuovo prototoccollo? Il sistema di cui solamente ora si ha una certa notizia, insomma stanno arrivando le prime conferme, prevede in sostanza una forma di indentificazione proattiva dei condivisiori a sbafo; dunque questo nuovo protocollo al contrario del fallimentare p2p poisoning ha la peculiarità di identificare i pirati ed i n tal casodi recapire dei pacchetti non ricostruibili . Questo sistema per il momento solamente provato nelle maggiori università Americane ha gia’ dato delle percentuali di successo sopra il 90%, insomma è ritenuto affidabile, il suo utilizzo cmq nella grande rete non è previsto prima di qualche anno.
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PAP è l’acronimo di Per Authorization Protocol (PAP) ed è l’ultima di una lunga serie di trovate che hanno il chiaro intento di di blindare il file sharing , sbattento la prota in faccia ai pirati…qualcuno ha mai sentito parlare della baia dei pirati, detta anche thepiratebay.org..ecco loro. Il nuovo protocollo secondo quelle che sono le prime descrizione dello studio di Proactive Contente Poisoning to Prevent Collusive Piracy in P2p, pubblicato su IEE Transaction on Computer e realizzato da due ricercatori dell’UCLA nell’aprile del 2008.
Ma qual’e’ l’anima di questo nuovo prototoccollo? Il sistema di cui solamente ora si ha una certa notizia, insomma stanno arrivando le prime conferme, prevede in sostanza una forma di indentificazione proattiva dei condivisiori a sbafo; dunque questo nuovo protocollo al contrario del fallimentare p2p poisoning ha la peculiarità di identificare i pirati ed i n tal casodi recapire dei pacchetti non ricostruibili . Questo sistema per il momento solamente provato nelle maggiori università Americane ha gia’ dato delle percentuali di successo sopra il 90%, insomma è ritenuto affidabile, il suo utilizzo cmq nella grande rete non è previsto prima di qualche anno.
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